LANCIA GAMMA COUPÉ 2.5 I.E.
La bellezza prima di tutto
ANNO: 1998
Da sempre considerata una “instant classic”. Leggera, veloce, silenziosa, efficace: proprio come il felino impresso sul marchio. La “R”, modello di punta della gamma “XK”, si distingue per le sue prestazioni, davvero impressionanti. Passione Classica l’ha cercata e trovata di colore rosso, tinta esclusiva della motorizzazione sovralimentata.
Tra le più belle cabriolet del suo genere.
La rinascita con Ford - cenni storici
Difficile scrivere della XK8/R senza contestualizzare il periodo in cui nacque il progetto. Nel 1990 Ford acquistò la Jaguar, trasferendo in Gran Bretagna dubbi tra gli appassionati sul futuro “yankee” del marchio, ma anche denaro in quantità per gestire progetti sempre più ambiziosi, senza per questo interferire con la filosofia della casa di Coventry. Così, nonostante la diffidenza dei puristi, sotto la guida di Nick Scheele (dal 1992 al 1999), nel 1996, al Salone di Ginevra, venne battezzata la XK8 contraddistinta da codice “X100”. Già nel nome si metteva in chiaro che quell’”8” avrebbe soppiantato i tradizionali 6 cilindri inglesi ed anche questo fece, in un primo momento, gridare allo scandalo. Il disegno, influenzato da alcuni prototipi di Keith Helfet, fu realizzato da Fergus Pollock (sotto la direzione del responsabile dello stile Geoff Lawson); la nuova XK8 portava con sé l’eredità della gloriosa E-Type e della Hypercar XJ220 e si rivelava come straordinario equilibrio tra eleganza e sportività. Riconoscibile ma non chiassosa, aggressiva senza essere volgare, da subito la neonata coupé conquistò al cuore gli appassionati, che la riconobbero come degna erede di una dinastia iniziata 50 anni prima con la XK120.
Nel 1997 venne presentata la Convertibile ed un anno più tardi la XKR, in entrambe le varianti di carrozzeria. Quest’ultima versione, all’apice della gamma, era equipaggiata con un 4 litri V8 sovralimentato da compressore volumetrico ed intercooler per una potenza massima di ben 363 cv. Raffinati i pochi dettagli estetici che la distinguevano dalla “8” aspirata, come la griglia anteriore a nido d’ape, i cerchi dedicati, le due caratteristiche prese d’aria sul cofano e lo stemma su sfondo rosso che riportava la scritta “Supercharged”. In Italia la XKR Convertibile apparve nel listino di Quattroruote nel 1998, ad un prezzo di 174.400.000 Lire. Dopo un restyling nel 2002 la X100 finì la sua carriera nel 2006 con circa 13.800 Convertibili “R” prodotte
Alla guida – Supercharged
La XK (X100) è l’esempio di come la proprietà Ford abbia influito positivamente nella cura degli assemblaggi e, più in generale, nell’affidabilità della Jaguar. Il modello precedente, la XJS, specie negli esemplari costruiti prima del 1991, ha troppo spesso deluso i proprietari soprattutto in fase di assistenza. Questo cambio di passo è già evidente nella XK8 ed ancor di più in questa XKR Convertibile, versione di punta del modello. Meccanicamente l’auto è robusta, affidabile, con un solo difetto congenito, peraltro risolvibile (ne parleremo più avanti). L’introduzione del V8, vituperato alla presentazione, è stato accolto positivamente anche dai fan più estremisti dopo le prove su strada, incoraggiate da tutti i dealer della rete vendita. Guidare una Jaguar è un fatto di passione e questa XKR Cabriolet non fa eccezione: l’auto ha una presenza su strada importante, pur non mettendo in gioco superfici massicce. Questo tratto stilistico si riflette anche nel comportamento del motore che, silenzioso e docile, sa essere efficace e terribilmente potente, senza necessariamente esibire una voce rauca e chiassosa, propria di molte sue concorrenti. Come in quasi tutti i prodotti del marchio nella XKR non vi è ostentazione, ma la consapevolezza di una vettura che non ha bisogno di annunciare il suo arrivo con uno strepitio di scarichi aperti e che saprà far girare le teste al suo passaggio. In lei convivono 2 anime: quella da berlina, che permette di godere di un viaggio rilassati nei comodi sedili in pelle, coccolati dal vento, e quella da supercar, in cui i 505 Nm di coppia (!) rendono prestazioni di prim’ordine sempre a portata di mano. In questo continuo alternarsi di comfort e sportività un ruolo fondamentale è coperto dalle sospensioni CATS (Computer Active Technology Suspension, di serie sulla “R”), che hanno l’onere di controllare tali esplosioni di potenza ancorando a terra la vettura e monitorandone il comportamento; il tutto gestito da un affidabile cambio di derivazione Mercedes, installato solo sulla versione sovralimentata proprio per far fronte al valore di coppia molto elevato. Così si possono raggiungere i 100 km/h in soli 5.6 secondi ed in 16 può aprirsi il cielo sopra di noi. Con la Jaguar XKR Convertibile si vola, tanto che persino il caratteristico rumore in accelerazione ricorda quello degli aerei in fase di decollo.
La Jaguar XKR Convertibile di Passione Classica
L’abbinamento cromatico di questa Jaguar, Phoenix Red con interni in pelle Cashmere, è difficile da reperire, poiché nella maggior parte dei casi le tinte degli esemplari disponibili variano dai toni del grigio passando per i più convenzionali blu e verde. Il rosso è il più esclusivo, in quanto utilizzato per la presentazione della “R” e disponibile solo sulla versione più potente. Prodotta secondo certificato Daimler/Jaguar Heritage a marzo 1998 e spedita dall’azienda il mese successivo, questa convertibile è già di interesse storico, dicitura riportata a libretto per potere usufruire delle importanti agevolazioni su bollo ed assicurazione.
Ma l’aspetto fondamentale nella scelta di un’auto d’epoca sono le condizioni e, come sempre accade per le vetture di Passione Classica, i lavori sulla parte meccanica non comprendono solo il cambio dell’olio motore e la pulizia dei relativi filtri ma una completa ispezione. Gli interventi documentati su questo esemplare raggiungono infatti un totale di € 9.000,00 (esatto: novemila Euro) e vanno dalla sostituzione di tutti i liquidi, compresi quelli del cambio, del differenziale e dell’olio della capote (di cui nessuno mai si preoccupa), per arrivare all’installazione del kit dei cuscinetti tendicatena, per via di un difetto riconosciuto da Jaguar, ma mai veramente risolto. I citati cuscinetti infatti erano originariamente prodotti in materiale plastico e questo generava un’usura anomala con il rischio di creare dei danni enormi al motore. L’installazione del suddetto kit, che non è reperibile presso rete ufficiale, prevede molte ore di lavoro per poter arrivare ai componenti incriminati: tutto questo è un plus notevole da trovare in una Jag, specie se supportato da fatture e foto. Un’enorme differenza rispetto alla maggior parte delle vetture on line, che sono proposte con un elenco di interventi riportato a penna su carta semplice, quando non semplicemente descritto a voce… Scegliere una XKR vuol dire quindi decidere tra il “vorrei ma non posso” a prezzi da saldo (per poi trovarsi ad affrontare dolorose sorprese) e la consapevolezza di parcheggiare in garage un’auto meccanicamente in forma. A corredo la famosa chiave verde “Valet”, i libretti Jaguar ed il nuovo copri-capote originale, in tinta cashmere. Questa XKR Convertibile è un’auto storica pronta da godere, di sicura rivalutazione perché capace di raccontare un marchio ed i suoi contenuti: nelle sue forme oltre 50 anni di vita di un glorioso modello. È già una classica senza tempo.
Alla guida – Supercharged
La XK (X100) è l’esempio di come la proprietà Ford abbia influito positivamente nella cura degli assemblaggi e, più in generale, nell’affidabilità della Jaguar. Il modello precedente, la XJS, specie negli esemplari costruiti prima del 1991, ha troppo spesso deluso i proprietari soprattutto in fase di assistenza. Questo cambio di passo è già evidente nella XK8 ed ancor di più in questa XKR Convertibile, versione di punta del modello. Meccanicamente l’auto è robusta, affidabile, con un solo difetto congenito, peraltro risolvibile (ne parleremo più avanti). L’introduzione del V8, vituperato alla presentazione, è stato accolto positivamente anche dai fan più estremisti dopo le prove su strada, incoraggiate da tutti i dealer della rete vendita. Guidare una Jaguar è un fatto di passione e questa XKR Cabriolet non fa eccezione: l’auto ha una presenza su strada importante, pur non mettendo in gioco superfici massicce. Questo tratto stilistico si riflette anche nel comportamento del motore che, silenzioso e docile, sa essere efficace e terribilmente potente, senza necessariamente esibire una voce rauca e chiassosa, propria di molte sue concorrenti. Come in quasi tutti i prodotti del marchio nella XKR non vi è ostentazione, ma la consapevolezza di una vettura che non ha bisogno di annunciare il suo arrivo con uno strepitio di scarichi aperti e che saprà far girare le teste al suo passaggio. In lei convivono 2 anime: quella da berlina, che permette di godere di un viaggio rilassati nei comodi sedili in pelle, coccolati dal vento, e quella da supercar, in cui i 505 Nm di coppia (!) rendono prestazioni di prim’ordine sempre a portata di mano. In questo continuo alternarsi di comfort e sportività un ruolo fondamentale è coperto dalle sospensioni CATS (Computer Active Technology Suspension, di serie sulla “R”), che hanno l’onere di controllare tali esplosioni di potenza ancorando a terra la vettura e monitorandone il comportamento; il tutto gestito da un affidabile cambio di derivazione Mercedes, installato solo sulla versione sovralimentata proprio per far fronte al valore di coppia molto elevato. Così si possono raggiungere i 100 km/h in soli 5.6 secondi ed in 16 può aprirsi il cielo sopra di noi. Con la Jaguar XKR Convertibile si vola, tanto che persino il caratteristico rumore in accelerazione ricorda quello degli aerei in fase di decollo.
La Jaguar XKR Convertibile di Passione Classica
L’abbinamento cromatico di questa Jaguar, Phoenix Red con interni in pelle Cashmere, è difficile da reperire, poiché nella maggior parte dei casi le tinte degli esemplari disponibili variano dai toni del grigio passando per i più convenzionali blu e verde. Il rosso è il più esclusivo, in quanto utilizzato per la presentazione della “R” e disponibile solo sulla versione più potente. Prodotta secondo certificato Daimler/Jaguar Heritage a marzo 1998 e spedita dall’azienda il mese successivo, questa convertibile è già di interesse storico, dicitura riportata a libretto per potere usufruire delle importanti agevolazioni su bollo ed assicurazione.
Ma l’aspetto fondamentale nella scelta di un’auto d’epoca sono le condizioni e, come sempre accade per le vetture di Passione Classica, i lavori sulla parte meccanica non comprendono solo il cambio dell’olio motore e la pulizia dei relativi filtri ma una completa ispezione. Gli interventi documentati su questo esemplare raggiungono infatti un totale di € 9.000,00 (esatto: novemila Euro) e vanno dalla sostituzione di tutti i liquidi, compresi quelli del cambio, del differenziale e dell’olio della capote (di cui nessuno mai si preoccupa), per arrivare all’installazione del kit dei cuscinetti tendicatena, per via di un difetto riconosciuto da Jaguar, ma mai veramente risolto. I citati cuscinetti infatti erano originariamente prodotti in materiale plastico e questo generava un’usura anomala con il rischio di creare dei danni enormi al motore. L’installazione del suddetto kit, che non è reperibile presso rete ufficiale, prevede molte ore di lavoro per poter arrivare ai componenti incriminati: tutto questo è un plus notevole da trovare in una Jag, specie se supportato da fatture e foto. Un’enorme differenza rispetto alla maggior parte delle vetture on line, che sono proposte con un elenco di interventi riportato a penna su carta semplice, quando non semplicemente descritto a voce… Scegliere una XKR vuol dire quindi decidere tra il “vorrei ma non posso” a prezzi da saldo (per poi trovarsi ad affrontare dolorose sorprese) e la consapevolezza di parcheggiare in garage un’auto meccanicamente in forma. A corredo la famosa chiave verde “Valet”, i libretti Jaguar ed il nuovo copri-capote originale, in tinta cashmere. Questa XKR Convertibile è un’auto storica pronta da godere, di sicura rivalutazione perché capace di raccontare un marchio ed i suoi contenuti: nelle sue forme oltre 50 anni di vita di un glorioso modello. È già una classica senza tempo.
Il 1998 ha portato con sé delle novità discografiche di grande eccellenza: tra le migliori ricordo “5” di Lenny Kravitz, album che non può mancare in una collezione di dischi, al pari del “Black Album” dei Metallica, di “Thriller” di Michael Jackson o di “Jagged Little Pill” di Alanis Morissette (solo per citarne alcuni). “5” denota un’apertura musicale a più generi propria dei grandi artisti (come Prince ad esempio), con una track list da montagne russe emozionali. Avrei potuto scegliere una band inglese, onorando le origini della Jaguar, ma il cantautore polistrumentista newyorkese quell’anno surclassò tutti con il suo capolavoro. Quando l’atmosfera si fa più soul infatti, il lato più ombroso di Lenny emerge, lasciando al pubblico un pezzo che, senza fragore, mira dritto al cuore. “If You Can’t Say No” è stato distribuito proprio ad Aprile 1998, come la nostra XKR Convertibile.
Nella saga di James Bond, sono poche le auto dei cattivi degne di essere ricordate. Tra queste vi è la Jaguar XKR Convertibile di Zao, acerrimo nemico dell’agente segreto 007 (interpretato per l’ultima volta da Pierce Brosnan) in “Die Another Day” (“La morte può attendere” in Italia).
Epiche le scene dell’inseguimento sul ghiaccio.