LANCIA GAMMA COUPÉ 2.5 I.E.
La bellezza prima di tutto
ANNO: 1982
La GTV6 è pronta a diventare un mito. Lo è già per tutti gli alfisti. La sua linea seducente e le sue qualità tecniche stanno rapidamente conquistando consensi tra tutti gli appassionati di auto, senza distinzione. Il fantastico motore “Busso” e l’importante palmares agonistico completano il quadro di un’auto le cui quotazioni sono pronte a salire vertiginosamente.
La storia di quest’auto parte dal 1967, anno in cui Alfa Romeo decise di sostituire la Giulia GT con una vettura altrettanto sportiva ma più comoda, con quattro posti veri ed un bagagliaio spazioso. Per far fronte alle richieste di Alfa Romeo, Giorgetto Giugiaro (Italdesign) creò questa coupé, che regalava comodità, spazio e versatilità senza perdere nulla in fatto di sportività. Il trucco fu quello di spostare i volumi all’indietro, creando spazio nel tre quarti posteriore per passeggeri e bagagli; fu scelto inoltre di installare un portellone posteriore, soluzione preferita al meno versatile baule separato.
Il disegno della scocca della Alfa Romeo Alfetta GTV 6 2.5 fu uno dei primi creati al computer. Ne uscì una linea innovativa e fedele alle aspettative di una clientela Alfista che nel tempo si era evoluta, diventando sempre più restia ad accettare compromessi.
Nel 1982, in occasione di un restyling che interessò in maniera decisa l’estetica della vettura (appendici in plastica, fanali posteriori, ecc.), venne introdotta una nuova motorizzazione al vertice della gamma: la 2500 cc con motore v6 “Busso” ad iniezione, che portò le prestazioni della coupé di Arese a livelli di prim’ordine.
La Alfa Romeo Alfetta GTV 6 2.5 era riconoscibile, rispetto alle sorelle minori, per la vistosa gobba sul cofano, dettaglio un po’ sgraziato e per questo tremendamente sexy, che fece sognare milioni di appassionati.
Non si può infine non citare la brillante carriera agonistica di quest’auto, che raggiunse il suo apice con la vittoria del Campionato Europeo Turismo dal 1982 al 1985.
Bellezza, velocità, pedigree sportivo: non mancava davvero nulla a questa Alfetta coupé.
Nel 1982 il londinese Billy Idol confermava il suo successo grazie all’album intitolato con il suo nome, oggi divenuto una pietra miliare degli “Eighties” e del pop-rock in genere. Da questo capolavoro venne estrapolato il singolo “White Wedding”.