MG METRO TURBO
Prova a prendermi
ANNO: 1988
“Il pianeta macchina”, claim utilizzato da Fiat per la campagna pubblicitaria della Croma, ben descriveva la caratteristica principale di un progetto innovativo, che non sostituiva alcun modello precedente, ma segnava l’inizio di una nuova epoca per Fiat: quella delle berline di rappresentanza. Imprenditori, politici e celebrità di ogni tipo usavano la Croma per i loro spostamenti; la Turbo i.e. era la più potente e senza dubbio la più desiderata, con quella scritta rossa riportata su calandra e portellone, diventata un’icona dell’automobilismo anni ‘80. Incontrarla parcheggiata fuori da un locale o vederla sfrecciare in autostrada accendeva gli animi degli appassionati che, oggi, sono pronti a rivivere quelle sensazioni.
Una vera novità
La Fiat Croma venne presentata il 5 dicembre 1985. Nulla in comune con l’Argenta, auto di scarso successo che la nuova arrivata sostituiva solo in linea teorica; si trattò infatti di un nuovo inizio. Un progetto ex novo, in comune con Lancia (per la Thema) Saab (per la 9000) e Alfa Romeo (per la 164), che si rivelò da subito vincente; la nuova ammiraglia segnava un deciso passo in avanti rispetto al passato sia a livello di stile e forme sia per l’impostazione meccanica, proponendosi con motore anteriore trasversale e trazione anteriore, una soluzione decisamente avanzata a quegli anni. La linea aerodinamica (Cx=0,32) era il risultato di uno sviluppo effettuato dal Centro Stile Fiat e da Giugiaro dopo numerosi test in galleria del vento. Nonostante alcune parti della carrozzeria fossero equivalenti alla Thema per effetto del già citato progetto comune, il risultato fu quello di un corpo vettura dalla forma originale e pulita, solida e rassicurante, con la configurazione di berlina 5 porte a 2 volumi e mezzo; all’apertura del portellone infatti, il generoso accesso al bagagliaio garantiva una capacità di ben 500 litri. Parente della Lancia dunque, ma con motorizzazioni più accessibili che permettevano a Fiat un listino più contenuto: per questo la Croma non temeva rivali nemmeno di fronte alla concorrenza tedesca e si rivelò, in poco tempo, un grande successo.
La top di gamma era la Fiat Croma Turbo ie, proposta a 29.700.000 Lire chiavi in mano, regina delle copertine in tutte le riviste di quel periodo, declinazione sportiva di una berlina da subito molto ambita.
Alla guida – mangiachilometri
Oggi come ieri la Croma convince per equilibrio e semplicità di utilizzo, qualità che la rendono una storica appetibile per tutti gli appassionati del genere (questo a patto che si miri al top di gamma). La Turbo i.e. si conferma potente e veloce anche dopo qualche decennio ed i suoi 155 cv, erogati bruscamente dopo il tipico turbo-lag, possono ancora impressionare il guidatore più esigente. Con la sua ottima dinamica di guida, grazie al telaio e alla regolazione delle sospensioni McPherson, anche nel misto stretto la Croma Turbo i.e. si rivela molto equilibrata; ma se nei tornanti riesce a non sfigurare, merito di un cambio dalla rapportatura piuttosto corta, è sui percorsi più veloci che questo duemila dà il meglio di sé. 214 km/h di velocità massima raggiungibili in poco tempo e senza compromettere la qualità della vita a bordo: poche altre vetture del suo tempo (escluse ovviamente le “cugine” di progetto) riescono a bilanciare prestazioni di alto livello e comfort di marcia da ammiraglia. Forse, oltre alla bellezza, è stato questo il segreto di Croma Turbo i.e. nella sua prima versione, quella del lancio: un progetto italiano di assoluto pregio nato in un decennio d’oro.
La Fiat Croma Turbo i.e. di Passione Classica
Azzurro metallizzato (codice 489), abbinato ad un interno in velluto “Millerighe” di altissima qualità, giunto sino a noi in condizioni davvero impeccabili; copricerchi fumé ed indicatori di direzione posteriori di colore arancione; si tratta di uno degli ultimi esemplari prodotti della prima serie poiché, già nel 1988, vi fu un aggiornamento. Questo è un aspetto di fondamentale importanza: la seconda serie infatti, piuttosto inflazionata sul mercato, non potrà mai avere l’appeal storico del primo modello, che trascina con sé il fascino di un decennio irripetibile. L’equipaggiamento della prima Croma prevedeva il bracciolo anteriore, i sedili posteriori con appoggiatesta ed il “Check System” a sinistra del volante; optional su questa vettura, oltre alla vernice, le tendine parasole sul lunotto.
La Fiat Croma Turbo ie di Passione Classica è stata profondamente rivista nella meccanica (fattura a disposizione), per assicurarle un posto d’onore nella collezione come auto simbolo di un’epoca, oggi molto rara a causa degli incentivi rottamazione che in quattro decenni non le hanno dato scampo. La targa Torino e le sue eccellenti condizioni di conservazione impreziosiscono questo esemplare, tra i migliori disponibili alla vendita.
Alla guida – mangiachilometri
Oggi come ieri la Croma convince per equilibrio e semplicità di utilizzo, qualità che la rendono una storica appetibile per tutti gli appassionati del genere (questo a patto che si miri al top di gamma). La Fiat Croma Turbo ie si conferma potente e veloce anche dopo qualche decennio ed i suoi 155 cv, erogati bruscamente dopo il tipico turbo-lag, possono ancora impressionare il guidatore più esigente. Con la sua ottima dinamica di guida, grazie al telaio e alla regolazione delle sospensioni McPherson, anche nel misto stretto la Croma Turbo i.e. si rivela molto equilibrata; ma se nei tornanti riesce a non sfigurare, merito di un cambio dalla rapportatura piuttosto corta, è sui percorsi più veloci che questo duemila dà il meglio di sé. 214 km/h di velocità massima raggiungibili in poco tempo e senza compromettere la qualità della vita a bordo: poche altre vetture del suo tempo (escluse ovviamente le “cugine” di progetto) riescono a bilanciare prestazioni di alto livello e comfort di marcia da ammiraglia. Forse, oltre alla bellezza, è stato questo il segreto di Croma Turbo i.e. nella sua prima versione, quella del lancio: un progetto italiano di assoluto pregio nato in un decennio d’oro.
La Fiat Croma Turbo i.e. di Passione Classica
Azzurro metallizzato (codice 489), abbinato ad un interno in velluto “Millerighe” di altissima qualità, giunto sino a noi in condizioni davvero impeccabili; copricerchi fumé ed indicatori di direzione posteriori di colore arancione; si tratta di uno degli ultimi esemplari prodotti della prima serie poiché, già nel 1988, vi fu un aggiornamento. Questo è un aspetto di fondamentale importanza: la seconda serie infatti, piuttosto inflazionata sul mercato, non potrà mai avere l’appeal storico del primo modello, che trascina con sé il fascino di un decennio irripetibile. L’equipaggiamento della prima Croma prevedeva il bracciolo anteriore, i sedili posteriori con appoggiatesta ed il “Check System” a sinistra del volante; optional su questa vettura, oltre alla vernice, le tendine parasole sul lunotto.
La Fiat Croma Turbo ie di Passione Classica è stata profondamente rivista nella meccanica (fattura a disposizione), per assicurarle un posto d’onore nella collezione come auto simbolo di un’epoca, oggi molto rara a causa degli incentivi rottamazione che in quattro decenni non le hanno dato scampo. La targa Torino e le sue eccellenti condizioni di conservazione impreziosiscono questo esemplare, tra i migliori disponibili alla vendita.
Una meteora… senza tempo.
https://www.youtube.com/watch?v=wFEGyEAENcU
Meno conosciuto ma non meno interessante lo spot, girato in Australia da Dario Argento. I cinefili riconosceranno lo stile inconfondibile del re dell’horror in alcune inquadrature…