MG METRO TURBO
Prova a prendermi
ANNO: 1972
Molte sono le automobili Lancia che, in più di un secolo di storia, hanno lasciato il segno. Non fa eccezione questa stupenda coupé sportiva, che ritrova in sé tutte le caratteristiche vincenti capaci di trasformare un buon progetto in un capolavoro. Nella Lancia 2000 Coupé HF la casa automobilistica di Chivasso ha concentrato tecnologia, grande cura del dettaglio ed eleganza senza tempo: tutte caratteristiche su cui scommettere. È davvero un peccato che sia stata prodotta in così pochi esemplari (1229) e che oggi sia così raro incrociarne una.
Qualcuno dice che sia stata l’ultima vera Lancia: in realtà ho sentito usare quest’espressione per decine di auto di svariati marchi. “L’ultima vera Alfa…”, “l’ultima Lancia”, ”l’ultima Jaguar”, per poi scoprire che non ci si mette mai d’accordo su quale sia effettivamente il modello di riferimento in tal senso; sempre che si riesca a capire che cosa si intenda per “ultima”. Di solito è l’espressione nostalgica e rassegnata pronunciata da chi, ricordando i fasti del passato, disdegna il subentro di una nuova proprietà, magari proprio quando quest’ultima continua a sviluppare prodotti, salvando la vita di una casa automobilistica altrimenti destinata al fallimento. Chiacchiere da bar a parte, poco importa se la 2000 Coupé sia stata o meno “l’ultima vera Lancia”, poiché è innegabile che quest’auto rappresenti appieno l’identità del marchio di quegli anni e che oggi sia oggetto d’interesse per molti collezionisti.
La sua storia iniziò con la Flavia Coupé del ’69 che, nel 1971, in occasione di un aggiornamento della gamma, venne ribattezzata più semplicemente “2000 Coupé”. Basata sul capolavoro di Pininfarina, i cambiamenti furono per lo più legati ad alcune novità tecniche, vedi il cambio a 5 rapporti, e a qualche accorgimento estetico, come i nuovi cerchi in lega ed un abitacolo rivisto in molti dettagli.
Ma la vera novità venne presentata qualche mese più tardi: la “2000 Coupé HF”, forte del suo motore boxer da 126 cv, alimentato da un sistema di iniezione Bosch che rendeva la guida più pronta e fluida. Degni di nota anche i quattro freni a disco, con l’innovativo sistema di frenata “made in Lancia” denominato Superduplex. Difficile immaginare auto più tecnologiche e raffinate ad inizio anni ‘70. Il tutto per un listino di 4.592.000 Lire, come una Peugeot 504 Coupé ed un milione in più di un’Alfa 2000 Gt Veloce.
Questo brano ha letteralmente fatto il giro del mondo: è stato infatti interpretato da moltissimi artisti internazionali tra cui Luciano Pavarotti e Mireille Mathieu. Esempio eclatante di genio ed eleganza made in Italy.