MG METRO TURBO
Prova a prendermi
ANNO: 2010
Ecco una vettura che incarna alla perfezione il concetto di “instant classic”. Trascurata al suo lancio commerciale, rea di non rappresentare un marchio all’epoca sufficientemente fashion, la Opel GT Roadster è oggi capace di far girare la testa di quanti hanno la fortuna di incrociarla, magari proprio di quelli che l’hanno snobbata più di dieci anni fa, preferendole una vettura più modaiola. Seducente e veloce, la GT ritorna anni dopo in veste di youngtimer (o quasi) e quella di Passione Classica è più unica che rara, con solo 980 km percorsi.
Se non vi piace vuol dire che non ne avete ancora vista una dal vivo.
Nata negli Stati Uniti, presentata al salone di Ginevra nel 2006, ma commercializzata nel 2007, la Opel GT Roadster deriva dalle sorelline yankee Pontiac Solstice e Saturn Sky. Della Opel GT Coupé, prodotta tra il ’68 ed il ’73, la GM decise di riprendere solo il nome. Tuttavia una caratteristica che accomuna questi modelli distanti tra loro quasi quarant’anni c’è: entrambi vengono spesso associati alle Corvette; in effetti, con i dovuti paragoni tra le epoche, i richiami stilistici alle supercar del marchio americano sono più che evidenti.
Ma questa seconda serie, nata a metà degli anni 2000, portò con sé non solo gli importanti tributi stilistici appena accennati, ma anche uno schema tecnico di grande rilievo, con un telaio ottimamente bilanciato ed un propulsore potente ed affidabile, in grado di far competere la “tedesca” con vetture dalle cubature ben più impegnative. In virtù di queste caratteristiche la Opel GT si propose al pubblico con una filosofia tradizionalista, che poneva il piacere di guida ed il divertimento al centro del progetto. Nonostante la presenza sul mercato di illustri concorrenti, Bmw Z4 e Mercedes SLK in testa, la Opel GT Roadster venne premiata proprio nel 2007 come “cabriolet dell’anno”. Ma il successo commerciale di un’auto, come di un qualsiasi prodotto, si ottiene con una buona strategia di promozione ed in questo la Opel peccò di pigrizia. A causa di un’inesistente campagna pubblicitaria e all’immagine di un marchio non certo riconosciuto come un brand premium o sportivo, la GT riuscì a raccogliere dei risultati poco più che accettabili solo in qualche paese del nord Europa. In Italia la sua presenza non venne quasi considerata, nonostante il listino davvero allettante.
Oggi possedere una Opel GT Roadster è una scelta dettata dalla passione per i contenuti, vuol dire restare al di sopra delle mode e rendere omaggio ad un’auto che merita un posto importante tra le storiche di domani.